Chi era Willy
La mia storia
Willy Duarte Monteiro nasce a Roma il 20 gennaio 1999 da genitori capoverdiani, Lucia Duarte e Armando Monteiro. Cresce insieme alla sua sorella Milena a Paliano, un tranquillo comune in provincia di Frosinone. Fin da piccolo, Willy si distingue per la sua gentilezza, il sorriso sincero e la disponibilità verso gli altri. È un ragazzo benvoluto da tutti, sempre educato e pronto ad aiutare.
La sua vita scorre serenamente tra la scuola, gli amici e la famiglia. Dopo le scuole medie decide di seguire la sua passione per la cucina, iscrivendosi all’Istituto Alberghiero di Fiuggi. Si diploma nel 2017, determinato a diventare uno chef. Inizia così le sue prime esperienze lavorative: lavora in un ristorante a Paliano, poi trascorre l’estate successiva in un resort in Calabria, e infine trova impiego come aiuto cuoco presso l’Hotel degli Amici ad Artena, dove lavora con dedizione fino alla sua tragica morte.
Willy è un ragazzo semplice, ma ricco dentro. Ama profondamente il suo lavoro e studia con impegno per migliorarsi ogni giorno. Un’altra grande passione è il calcio, in particolare la sua squadra del cuore: la Roma. Non perdeva mai una partita, e andare allo stadio era uno dei suoi momenti preferiti.
Il suo affetto per la famiglia e per gli amici è immenso. Willy amava stare in compagnia, uscire con gli amici anche dopo una lunga giornata di lavoro, vivere ogni momento con gioia e condivisione. Era il tipo di persona che riusciva a rendere speciale anche una serata qualunque.
La notte tra il 5 e il 6 settembre 2020, dopo una giornata di lavoro, Willy torna a casa, si fa una doccia, si cambia e, come sempre, dà un bacio alla mamma prima di uscire. Un gesto quotidiano, fatto con affetto, che quella notte diventa un addio. Scrive un messaggio nel gruppo con i suoi amici: “Raga io sto online”, il suo modo abituale di dire che era pronto per uscire.
Quella notte, a Colleferro, Willy si trova in mezzo a una lite scoppiata per futili motivi e, per assicurarsi che il suo amico Federico stesse bene, viene brutalmente aggredito da quattro persone. Per questo gesto di altruismo Willy perde la vita a soli 21 anni.
La morte di Willy ha profondamente colpito l’Italia intera. La sua storia è diventata il simbolo della generosità, del coraggio e dell’ingiustizia. Ma più di tutto, Willy resta nel cuore di chi lo ha conosciuto come un ragazzo buono, onesto, che ha sempre scelto l’amore e il rispetto.
Podcast - Willy, una storia di ragazzi
Un podcast di Christian Raimo, Teho Teardo, Claudio Morici, Alessandro Coltrè e Alberto Nerazzini.
Riascolta i racconti e le testimonianze della famiglia di Willy, gli amici e i compagni di classe, i suoi datori di lavoro, i vecchi e nuovi operai.